Internet richiede la creazione e l’ottimizzazione dei contenuti in modo che i lettori di tutto il mondo possano coglierne il significato e l’intento. Scrivere in modo chiaro, semplice e traducibile è quindi un fattore decisivo nell’epoca della comunicazione digitale. Alcuni consigli.
di Hellmut Riediger, Docente di traduzione, scienze della comunicazione, terminologia e documentazione, IUED Istituto di Traduzione e Interpretazione
In un celebre articolo sul quotidiano “il Giorno” dal titolo “Per ora sommersi dall’antilingua”, in cui si scagliava contro la diffusione di una lingua astrusa e surreale con cui burocrati, politici, giornali e la televisione stavano contagiando la lingua italiana quotidiana, Italo Calvino scriveva nel 1965:
…La nostra epoca è caratterizzata da questa contraddizione: da una parte abbiamo bisogno che tutto quel che viene detto sia immediatamente traducibile in altre lingue; dall’altra abbiamo la coscienza che ogni lingua è un sistema di pensiero a sé stante, intraducibile per definizione. Le mie previsioni sono queste: ogni lingua si concentrerà attorno a due poli: un polo di immediata traducibilità nelle altre lingue con cui sarà indispensabile comunicare, tendente ad avvicinarsi a una sorta di interlingua mondiale ad alto livello; e un polo in cui si distillerà l’essenza più peculiare e segreta della lingua, intraducibile per eccellenza, e di cui saranno investiti istituti diversi come l’argot popolare e la creatività poetica della letteratura.”
Superare la barriera linguistica
A distanza di oltre 50 anni, l’interconnessione globale ha reso quel polo di immediata traducibilità, pronosticato da Calvino, una realtà con cui ci confrontiamo quotidianamente. Internet non conosce frontiere e qualsiasi contenuto è accessibile da ovunque, in tutto il mondo. Poiché l’unica barriera rimasta è quella linguistica, per fare viaggiare dati, informazioni, notizie, di ogni genere da un paese all’altro, da una lingua all’altra, la traduzione è una necessità vitale per il sistema. Ci riferiamo qui innanzitutto a tutti quei testi funzionali (informativi, tecnici, legali ecc). che affollano le pagine sul web con uno scopo di ampia diffusione e di alta comprensibilità.
Pensiamo, per esempio, a testi che nascono per poi essere tradotti in 3, 4 o… 20 lingue, come documenti da pubblicare in tutte le lingue nazionali della Svizzera, documenti UE, manuali di istruzioni, portali web, applicazioni o altre tipologie di testo culturalmente neutre. Eventuali ambiguità o inutili complessità si moltiplicheranno x 3, 4 o…20, con conseguenze sui tempi, i costi e l’efficacia della comunicazione. Chi scrive i contenuti dovrebbe tenerne conto.
“Global readiness”: leggibilità, comprensibilità e traducibilità
Scrivere in modo chiaro ed efficace è una necessità primaria nell’epoca della comunicazione digitale.
I professionisti della traduzione e della localizzazione sanno che la qualità dei contenuti dipende molto dalla fonte. Un testo mal concepito, scritto in modo involuto e criptico è notoriamente difficile da tradurre. Inoltre, va tenuto conto che la nozione di “buona scrittura” può variare da una lingua all’altra.
“Global readiness” è il processo di creazione e ottimizzazione dei contenuti, per esempio di siti web e social media, in modo che i lettori di tutto il mondo possano capire il significato e l’intento. Creare contenuti internazionalizzati e pronti per il mercato globale aiuta a ridurre i costi di localizzazione e traduzione, e permette alle aziende di diffondere informazioni e lanciare i prodotti in più lingue e luoghi contemporaneamente con un ritardo minimo. Per esempio, le aziende hanno una finestra ristretta per creare e vendere prodotti – specialmente se competono in un settore tecnologico in continua evoluzione e/o i loro prodotti sono protetti temporaneamente da brevetti – quindi più velocemente arrivano sui mercati di tutto il mondo, più è probabile che riescano a vendere.
Pertanto, un testo adatto per il web che intende scavalcare una dimensione puramente locale dovrebbe:
- essere leggibile e comprensibile da parte dei lettori, soprattutto quando leggono su uno schermo
- contenere parole chiave adatte che “convincano” i motori di ricerca a collocare la pagina in alto nei risultati delle ricerche; questa attività fa parte della cosiddetta SEO (search engine optimization – ottimizzazione per i motori di ricerca)
- favorire una riduzione dei tempi e dei costi di una eventuale traduzione umana
- essere accessibile anche a persone con conoscenze linguistiche non eccelse
- favorire la comprensibilità da parte degli utenti che usano abitualmente i traduttori automatici online per leggere contenuti in lingue che non conoscono; in analogia alla SEO, lo sforzo di usare un lessico e strutture sintattiche possibilmente chiari e traducibili potrebbe essere chiamato TEO (translation engine optimization – ottimizzazione per i motori di traduzione)
In tutti questi casi è utile:
- creare testi con una struttura chiara
- limitare la quantità dello scritto al necessario
- se possible, usare immagini
- usare solo termini tecnici necessari
- applicare regole grammaticali e di stile badando alla semplicità e alla coerenza
- accorciare le frasi ingombranti
- evitare frasi idiomatiche
Esempio 1
Questo testo di 1557 battute è troppo lungo per il web. La sua lettura, anche in italiano, risulta complessa e difficile e la traducibilità bassa:
“Milano, universalmente nota come la capitale economica d’Italia, possiede anche una forte vocazione di città d’arte. Palazzi, ville, monumenti, edifici di architettura moderna, chiese e abbazie offrono una varietà di stili e anche di particolari insoliti che vale la pena conoscere. Si tratta di una ricchezza monumentale tra le più pregiate d’Italia, amalgamata nel contesto urbano e quotidianamente fruita da cittadini e turisti. Non un museo all’aria aperta, quindi, ma una ricchezza architettonica urbana viva e vivace, valorizzata e attualizzata nella vita sociale e culturale della metropoli meneghina. Così è per il Castello Sforzesco, la Scala, la Galleria, Palazzo Reale, l’Arco della Pace e tutti gli altri capolavori architettonici e i monumenti i palazzi Liberty disseminati un po’ ovunque. La bellezza di Milano è discreta, lascia la libertà al visitatore discoprire le meraviglie della città; basta scostare un portone o percorrere una stradina del centro per trovarsi di fronte a straordinari capolavori. I palazzi celano la loro ricchezza dietro sobrie facciate e le chiese sono una ricchezza da scoprire. A partire dal maestoso Duomo, capolavoro assoluto dell’architettura gotica e, considerato il simbolo della città, gli edifici religiosi offrono un patrimonio di rara bellezza; dalla Basilica di Sant’Ambrogio a quelle di Sant’Eustorgio, San Satiro e Santa Maria delle Grazie, scrigni che ospitano tesori artistici significativi; sino alle chiese che si mimetizzano nei vicoli stretti della città svelando i propri tesori al visitatore attento.”
Ecco la versione del stesso contenuto riscritta in 521 battute e con un diverso. E’ più leggibile, comprensibile e traducibile:
“Milano è la capitale economica dell’Italia, ma possiede anche una grandissima varietà di palazzi, ville, monumenti, opere di architettura moderna, chiese e abbazie. La città è visitata quotidianamente dai turisti di tutto il mondo; basta passeggiare per la città per poter ammirare capolavori come:
- il Castello Sforzesco
- la Scala
- la Galleria Vittorio Emanuele II
- il Palazzo Reale
- l’Arco della Pace
- il Duomo
- la Basilica di S. Ambrogio
- la Basilica di S. Eustorgio
- la Chiesa di S. Satiro
- la Chiesa di S. Maria delle Grazie”
Esempio 2
Il testo seguente appare molto involuto: frasi lunghe e prevalenza di un lessico astratto pseudotecnicistico, poco leggibile e comprensibile anche da un lettore di lingua madre. Se si usano i traduttori automatici questi problemi si accentuano, e le traduzioni contengono diversi punti ambigui e lo stile appare nel complesso innaturale.
“L’incremento quantitativo e qualitativo della qualificazione dei giovani, dei lavoratori e di quanti sono oggi fuori del mercato del lavoro permette di mantenere e sviluppare la competitività del sistema e diminuisce il rischio della marginalizzazione rispetto ai nuovi processi di automazione. E’ richiesto però uno sforzo per agganciare contenuti, metodi e ambienti della formazione alle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro.”
Se si semplifica la sintassi e si usa un lessico meno astratto si ottiene un testo originale più leggibile e comprensibile. Se si usano i traduttori automatici si riducono le possibilità di errori in altre lingue e le traduzioni ottenute risultano più scorrevoli e comprensibili.
“Migliori e più aggiornate opportunità di formazione per giovani, lavoratori e disoccupati sono un vantaggio per l’intero sistema economico. Esse riducono il rischio per le persone di essere espulse dal mercato del lavoro a causa della crescente automazione. E’ necessario, tuttavia, che il mondo della formazione sia consapevole delle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro.”
Per saperne di più
- Coronavirus e traduzione: persi tra terminologie, lessici e aspetti culturali
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- «Mehrsprachigkeit öffnet Augen und schafft Akzeptanz»
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L’Istituto di Traduzione e Interpretazione IUED è il centro di competenza della ZHAW per il multilinguismo e la mediazione linguistica nell’insegnamento, nella formazione continua, nella ricerca e nei servizi.
Con il Bachelor in Lingue applicate e gli indirizzi in Traduzione professionale e Interpretazione di conferenza del Master in Linguistica applicata, lo IUED offre una formazione coerente e orientata alla pratica per i futuri esperti di comunicazione multilingue.
Lo IUED è un istituto di fama internazionale. È membro di prestigiose reti internazionali come la CIUTI e l’EMT e intrattiene una fitta rete di contatti con istituti e università in Svizzera e all’estero.